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Unità pastorale di Mandrio, Mandriolo e San Martino (Vicariato III - Correggio, RE)

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Perché catechismo?

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Perché mandare mio figlio a catechismo?

E` importante che noi rispondiamo a questa domanda che non è scontata: “perché altrimenti il parroco non lo ammette alla prima confessione o comunione”; “altrimenti che cosa dirà la gente”; “perché bisogna farlo”. Con queste risposte insufficienti si evita di rispondere alla vera domanda: “qual è il vero bene per la tua creatura e a che cosa serve la fede cristiana?”.

Ma i bambini hanno bisogno della fede? La fede è una componente della persona come lo è il pensiero. E` confermato dall’esperienza: della fede non si può fare a meno. Chi non crede in Dio, crede in qualcos’altro, nella libertà, nella giustizia, nell’amore, nell’uomo... Oppure crede in Se stesso, nel potere, nei soldi, nel successo...

Diversi sono i bisogni fondamentali del bambino: dapprima i bisogni fisici, dal nutrimento al vestiario, alla conoscenza, al movimento ecc.
Deriva poi, il bisogno di amore e senso di appartenenza: cioè il sentirsi amati in un ambiente che aiuta a maturare serenamente in seno alla propria famiglia e alla propria comunità.
Importante per un bambino è sentirsi stimato perché così forma una forte immagine di sé. In mancanza di questo il bambino si rivolgerà a se stesso e agli altri in modo distruttivo.
Infine bisogni superiori: se i bambini saranno aiutati a percorrere anche questi itinerari della bontà, della verità, della bellezza, della vita, si risveglierà in loro la vita spirituale e cominceranno a sentire un forte senso e significato della vita.

E` possibile a questo punto portare i figli al vertice della scala, facendoli sentire figli prediletti di Dio. In questo momento la fede cristiana è veramente originale perché è unica nel concepire la bellezza, la grandezza, il valore assoluto della vita.
La vita è dono di Dio Creatore, valore fondamentale che porterà al rispetto massimo di sé e degli altri.
Non ha alcun senso privare i figli del vertice di questa scaletta. I genitori pertanto non possono limitarsi a “mandare” i figli al catechismo e alla vita della Chiesa. Più deleterio ancora è barattare banalmente l’ora di catechismo con altre attività dilazionabili nel tempo. Il messaggio che ne esce è disarmante e contradditorio.

La fede è dono di Dio ma passa attraverso i genitori.

tratto da: http://www.friulicrea.it/



 

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